Fondazione Riva sostiene dal 2021 Fondazione La Comune nel progetto Fiori all’Occhiello, pensato per offrire un impiego lavorativo a ragazzi con disabilità intellettive.
Riportiamo qui di seguito un articolo di Marta Ghezzi pubblicato sul Corriere della Sera del 16 dicembre 2021 nel quale vengono intervistati i protagonisti e presentati i traguardi raggiunti finora dal progetto.
Gradite un sushi di fiori?
Articolo di Marta Ghezzi
Pubblicato su Corriere della Sera il 16 dicembre 2021
Il negozio sta fiorendo poco per volta. Come le abilità dei suoi giardinieri-commessi, ventenni che nella serra dell’Istituto Sacra Famiglia, a Cesano Boscone, hanno imparato a conoscere le semine, le talee, la cura delle piante. Un anno immersi nel clima umido tropicale che fa crescere delicate orchidee e vigorose yucche dieffenbachie e anthurium, e (finalmente) da qualche giorno in città dietro al bancone di Fiori all’Occhiello, in Via Adige, alle spalle di Porta Romana. Il negozio di fiori e piante, che ha al timone un’esperta professionista del verde, Genny Burgaletto, nasce con l’appoggio di Fondazione La Comune, impresa sociale impegnata nella promozione di percorsi di indipendenza per giovani con disabilità intellettiva. L’avvio sotto Natale ha impegnato Maria, Vicky e Alice con decine e decine di stelle di Natale di tutte le misure (le classiche con le brattee rosse, ma anche la versione color panna e la più inedita tonalità rosa), composizioni con rami di albero o di ilex (il pungitopo con le bacche) e sushi di fiori, novità botanica ancora poco vista, ideale per un piccolo pensiero per rallegrare la tavola.
Insieme al verde più tradizionale delle feste, aspettano di volare via anche alte piante di papiri e di ficus, spinosissimi cactus, esuberanti asparagine, ciclamini e ellebori di bosco, oltre a una moltitudine di fiori freschi, rose dai lunghissimi steli, tulipani, anemoni e ranuncoli, e di bulbi (in questa stagione soprattutto profumati giacinti.
Vendita al dettaglio, con la garanzia di un pizzico di cura in più nell’ascolto dei desideri dei clienti, e poi composizioni e bouquet su richiesta, allestimenti per matrimoni e cerimonie, manutenzione di terrazzi e balconi, verde per uffici e ristoranti e anche creazione di orti didattici per le scuole
– snocciola Burgaletto che assicura, e il tono è serio, di essere nata (e cresciuta) in mezzo ai fiori, nel chiosco gestito a fine anni Settanta dai suoi genitori.
In questi primi giorni di attività la gente si affaccia curiosa, i giovani fioristi regalano bustine di semi misti (la fioritura in primavera, sarà una vera sorpresa) e raccontano volentieri la loro storia.
Abbiamo superato le logiche assistenzialiste del passato, oggi il lavoro è il passo fondamentale che garantisce la conquista dell’autonomia- dichiara Marco Marzagalli, presidente di Fondazione La Comune – Il contatto con il pubblico e il confronto con chi entra e chiede consigli per l’acquisto di una pianta è per i giovani una nuova sfida: sono pronti e più che allenati ad affrontarla.
Il negozio “Fiori all’Occhiello”, disposto su due piani, ha il tono neutro dei Paesi nordici, bianche le pareti e la scala centrale, legno chiaro per gli scaffali e il parquet.
Può sembrare la scelta più facile, semplice, invece è una decisione ragionata: abbiamo votato per l’assenza di colore perché è lo sfondo ottimale per dare risalto alle diverse sfumature cromatiche delle piante.
– conclude Burgaletto.