Nei mesi di ottobre e novembre alcuni ragazzi della Scuola del Fare hanno realizzato, con il supporto dell’associazione Liberi Svincoli, un cortometraggio intitolato “La Scelta”, nel quale riflettono sul rapporto tra destino e libero arbitrio. Ebbene, sabato 23 luglio questo corto è stato protagonista del Giffoni Film Festival.
Riportiamo qui di seguito due articoli che raccontano questa esperienza.
Giovani cineasti crescono: al festival di Giffoni la «prima» dei ragazzi del Rione Sanità
Articolo di Walter Medolla
Pubblicato su Corriere Buone Notizie il 22 luglio 2022
Il film girato dai ragazzi della «Scuola del Fare» di Napoli è al Giffoni Film Festival Il corto, girato in luoghi iconici di Napoli, si interroga su legalità, passioni e famiglia. Lo hanno pensato, scritto e girato. Non è facile per un gruppetto di ragazzi mettere su un cortometraggio, ma i giovanissimi studenti della «Scuola del fare» di Napoli ci sono riusciti e ora incassano un grande riconoscimento, la proiezione del loro lavoro al Festival internazionale di cinema per ragazzi di Giffoni, come Evento Speciale, sabato 23 luglio. «La scelta», questo il nome scelto per il film, racconta di sette giovani prigionieri di uno strano gioco, che li costringe a una riflessione su passato e futuro. Legalità, vincoli familiari e passioni diventano i temi portanti di tre intensi episodi dove le esperienze di vita reale dei ragazzi, risuonano nelle parole dei diversi personaggi e diventano momenti di cinema potente e commovente.
Il corto, è ambientato in luoghi iconici del Rione Sanità di Napoli (dalle catacombe di San Gaudioso, a quelle di San Gennaro, dalla Basilica di Santa Maria della Sanità alla Chiesa di San Severo fuori le Mura con la scultura del Figlio Velato di Jago) e si conclude oniricamente alla Casina Vanvitelliana di Bacoli. « La Scuola del Fare – commenta il direttore dei corsi Pasquale Calemme -tende al modello cooperativo: pur valorizzando le diverse capacità e attitudini individuali ha tra gli obiettivi che l’intera classe arrivi ad una soglia di conoscenza e di apprendimento di adeguato livello. La nostra scuola vuole essere una “scuola inclusiva”, un modello innovativo che possa offrire un’opportunità anche ai ragazzi con i quali la scuola tradizionale ha fallito. Siamo molto contenti che il film dei nostri ragazzi sia al Giffoni Film Festival, è la dimostrazione che impegnarsi per un obiettivo porta buoni frutti e soddisfazioni».
Il film è stato realizzato in forma partecipata, girato da Carlo Concina e Cristina Maurelli con i ragazzi e le ragazze di diversi quartieri e rioni di Napoli, grazie ai formatori del metodo PVCODE (Video Partecipativo per lo Sviluppo di Comunità), una metodologia che trasforma il fare cinema in una occasione per ripensarsi e trovare nuove potenzialità, attivando così percorsi educativi di empowerment e sviluppo di competenze relazionali. «Fare film con non professionisti è sempre molto entusiasmante- dice Cristina Maurelli autrice e formatrice – il corto è molto intenso e pieno di occasioni di riflessione anche per gli spettatori». Il progetto è a cura di Liberi Svincoli, un collettivo di artisti e formatori, ed è realizzato con il contributo di Fondazione De Agostini e Fondazione Alberto e Franca Riva. La Scuola del Fare «G. Civita Franceschi» nasce grazie alla partnership tra CNOS FAP Napoli (Salesiani Don Bosco), Fondazione di Comunità San Gennaro, Fondazione Alberto e Franca Riva, Cooperativa Il Millepiedi, Associazione IF-Imparare Fare e Cometa Formazione.
La Scelta: la luce che illumina il Rione Sanità splende su #Giffoni2022
Articolo pubblicato su sito web del Giffoni Film Festival il 23 luglio 2022
Relazioni, passioni e legalità. Sono questi i tre temi che, come colonne portanti, reggono La Scelta, corto partecipativo realizzato dai ragazzi del Rione Sanità di Napoli, frequentanti la Scuola del Fare con la supervisione di Carlo Concina e Cristina Maurelli, produzione Liberi Svincoli con contributo della Fondazione De Agostini e Fondazione Alberto e Franca Riva. La proiezione ha coinvolto e appassionato i giffoner della sezione Generator +13 all’interno della Sala Truffaut. Un originale e sornione Munaciello s’aggira per gli scorci e le meraviglie nascoste del Rione Sanità, muovendosi dalle catacombe di San Gaudioso, a quelle di San Gennaro, passando per la Basilica di Santa Maria della Sanità e la Chiesa di San Severo fuori le Mura con la scultura del Figlio Velato di Jago. Con sé porta un libro, il ‘Libro delle scelte e del destino’, lo stesso che metterà davanti ad un bivio sette giovani, ognuno con una storia diversa e costretti a riflettere sul proprio passato, dal contesto da cui arrivano, e sul futuro, che può essere condizionato dalle proprie decisioni. “Sono molto orgoglioso di avere qui tante ragazze e ragazzi di Napoli per questo progetto. Qui sono passate premiere mondiali, ma quando si dà l’occasione a realtà del genere il mio cuore batte diversamente”, così Claudio Gubitosi, Direttore e Fondatore del Giffoni Film Festival, che ha voluto presentare con le proprie parole questo corto, portando al suo fianco Padre Antonio Loffredo, Parroco del Rione Sanità, “che ha dedicato una vita intera alle altre persone e che tanto ha fatto per Napoli”, ha sottolineato Gubitosi.
Il Fondatore del Festival ha poi voluto rimarcare il tema del corto, quello delle scelte, delle decisioni capaci di stravolgere il corso della storia e della propria vita: “Quando Giffoni ha aperto le porte ai bambini dai tre ai cinque anni, non ho ricevuto molti complimenti. Dicevano ‘Ma i bambini cosa ne capiscono di cinema?’ Nulla, però a quegli stessi bambini abbiamo dato un’identità. Come? Mettendoli davanti ad una scelta. ‘Questo film mi piace o non mi piace?’, ‘Questo film è bello o brutto?’. È in quel momento che si costruisce l’identità. Col senno di poi quella fu una bella scelta”. La Scelta rappresenta dunque un vero e proprio riscatto per i giovani del Rione Sanità, che con la loro presenza al Giffoni Film Festival hanno dimostrato come si possa essere davvero liberi di scegliere, anche quando il contesto intorno sembra costringerci verso un’unica direzione e tutte le porte sul mondo sembrano inaccessibili.
A raccontare i retroscena della realizzazione del corto è stata Cristina Maurelli, al fianco dei ragazzi della ‘Scuola del Fare’: “I ragazzi non sapevano nulla di cinema. Abbiamo fatto un corso per spiegargli la tecnica base cinematografica. Abbiamo lavorato poi sul tema e fatto delle improvvisazioni teatrali da cui abbiamo ricavato la sceneggiatura. Si sono alternati nei ruoli e abbiamo realizzato questo lavoro. Ci sono stati momenti difficili e i ragazzi pensavano di non farcela ma ora siamo qua. Abbiamo dimostrato che se ci si impegna si possono raggiungere traguardi importanti, come essere a questo bellissimo Festival. Speriamo di essere riusciti a comunicare che bisogna credere e lottare per realizzare i propri sogni e che bisogna fare le scelte giuste, sempre”.