Da obbligo a svago: un altro sguardo sulla lettura è possibile?
Prende sempre più forma e sostanza il Progetto Biblioteca dentro la Scuola del Fare a Napoli. Dopo una prima fase di consultazioni e studio, sono partite le prime attività.
Per molti ragazzi della Scuola del Fare leggere non è mai stato un piacere: sedersi e sfogliare un libro è sempre stato sinonimo di una scuola che cerca di inculcarti informazioni o di genitori pedanti preoccupati per il tuo futuro. E se fosse possibile guardare ai libri con un occhio diverso?
Lettura e Scuola del Fare: uno sguardo alla fattibilità
Aprire ai ragazzi nuovi orizzonti di vita attraverso la lettura è sempre stato un sogno nel cassetto della scuola. Ma quanto effettivamente può funzionare costruire una biblioteca negli spazi dei nostri ragazzi? I libri verrebbero letti o rimarrebbero inutilizzati?
Sono queste alcune delle domande che ci siamo posti quest’estate nel momento di avviare il progetto. Per provare a dare una risposta abbiamo consultato insegnanti, studenti ed esperti del settore.
Tanti gli spunti emersi: tra i punti di forza su cui far leva, l’interesse dei ragazzi per storie personali di successo e autobiografie; tra le debolezze, una percezione ormai consolidata della lettura come un noioso obbligo scolastico; principali problemi, l’assenza di un interesse spontaneo e la parallela carenza di opportunità di lettura nel contesto.
Sulla base di tutte queste osservazioni ricavate attraverso consultazioni dirette degli insegnanti e focus group con tutte e quattro le classi, abbiamo strutturato il progetto partito nelle scorse settimane.
I primi passi del progetto
Uno dei risultati che il progetto spera di ottenere è quello di aiutare i ragazzi a sviluppare un interesse spontaneo per la lettura. È proprio in quest’area di intervento che il progetto ha mosso i suoi primi passi.
Abbiamo selezionato un gruppo di 12 ragazzi motivati che parteciperanno, su base settimanale, a dei gruppi di lettura e avranno poi il compito di coinvolgere nelle attività anche i propri compagni.
L’idea che guida i gruppi di lettura è molto semplice: ogni volta un luogo diverso, o all’esterno della scuola o all’interno (ma stravolgendone le dinamiche d’aula). Niente banchi o lezioni frontali ma libertà di movimento, momenti di convivialità e condivisione e libertà nel cambiare i libri scelti. Ciò che vogliamo suggerire ai ragazzi è che una percezione diversa della lettura è possibile.
Durante la prima uscita, tenutasi nell’affascinante panorama di Casa Tolentino, i ragazzi hanno avuto trenta minuti per leggere in autonomia o a piccoli gruppi per poi confrontarsi tra di loro ed esprimere il perché della loro scelta e le loro impressioni.
Durante la seconda attività, svolta invece nel laboratorio di logistica, è stata la scelta di una frase iconica tra quelle lette ad aprire la discussione dopo un primo momento di lettura autonoma, aiutando ognuno a dare agli altri una chiave di lettura sul proprio libro.
Nuove attività ed uscite sono ora in cantiere, mentre continua sotterraneo il lavoro di reperimento dei libri e riempimento degli scaffali per dare forma anche al contesto vero e proprio della biblioteca