Venti adolescenti saranno registi, sceneggiatori e attori di un mistery dark. Il cinema alla Scuola del Fare: ciak per il corto “La scelta”
Articolo di Anna Laura De Rosa
Pubblicato su Repubblica l’11 novembre 2021
L’eterno scontro tra destino e libero arbitrio. Parte da qui La scelta, il cortometraggio scritto, interpretato e girato da 20 adolescenti della Scuola del Fare “G. Civita Franceschi”, una realtà che dal 2019 offre opportunità ai ragazzi a rischio dispersione scolastica in un laboratorio di 300 metri quadri realizzato alla Doganella, nei pressi del Don Bosco. In quelle aule dove giovanissimi sottratti a un futuro incerto imparano a diventare meccanici professionisti o addetti alla logistica, ora ci si misura anche con il cinema. Gli studenti si stanno interrogando da circa un mese con i formatori del metodo Pvcode (Video partecipativo per lo sviluppo di comunità) sulla possibilità di scegliere il proprio destino. Il film sarà girato in questi giorni nel rione Sanità, a Foria, alla Doganella e al Fusaro di Bacoli.
I ragazzi sperimenteranno tecniche di ripresa e di montaggio, regia, ideazione e scrittura del film, realizzazione e condivisione. Il corto, dal titolo provvisorio La scelta, è un mistery dark, strutturato in tre episodi con sette protagonisti prigionieri di uno strano gioco che un Munaciello architetta per loro: li costringerà a riflettere sulle scelte compiute e su quelle da fare per cambiare il proprio destino. I temi individuati sono famiglia, passioni e legalità.
E’ una esperienza entusiasmante nella quale allievi e formatori si sono messi in gioco
spiega il direttore dei corsi, Pasquale Calemme. Il metodo Pvcode permette a non professionisti di realizzare film collettivi su temi rilevanti per la propria comunità, di diventare protagonisti della filiera cinematografica in tutte le sue fasi. Non solo emerge il punto di vista dei ragazzi, ma si scoprono nuove potenzialità e competenze.
Questa tecnica apre la strada a percorsi formativi potenti che innescano anche processi di ripensamento della propria identità e delle relazioni.
sottolinea Cristina Maurelli, esperta del metodo.
Le difficoltà non sono state poche, ma con il sostegno di tutti siamo riusciti ad avere un prodotto molto interessante
commenta il regista Carlo Concina.
“Non vogliamo spoilerare – sorride Maurelli – ma anche gli spettatori saranno coinvolti”.
Il progetto è a cura di Liberi Svicoli, un collettivo di artisti, ed è realizzato con il contributo di Fondazione De Agostini e Fondazione Alberto e Franca Riva. La Scuola del Fare, attraverso l’istruzione e la formazione professionale nei settori della logistica e dell’automotive, accompagna nella crescita educativa ragazzi a rischio. Una realtà nata grazie alla partnership tra Cnos fap Napoli (Salesiani Don Bosco), con la Fondazione di Comunità San Gennaro, la Fondazione Alberto e Franca Riva, Cooperativa Il Millepiedi, Associazione IF-Imparare Fare e Cometa Formazione.