Dopo un primo progetto pilota sviluppato nei mesi di giugno e luglio del 2021, è partito da ormai più di un mese il nuovo laboratorio di animazione digitale che coinvolge alcuni studenti della Scuola del Fare.
Montare e programmare robot: un primo sguardo alle potenzialità del digitale
Le prime lezioni del laboratorio sono state pensate per coinvolgere il più possibile i ragazzi sfruttando attività manuali e “giochi” che permettessero loro di approcciare al mondo digitale come a un divertimento.
In un primo momento i ragazzi hanno lavorato a piccoli gruppi per montare i robot Mbot 2 e Lego Mindstorm, fissando i vari pezzi con mani e cacciavite e intuendo già la funzione di ognuno all’interno del sistema grazie a un’analogia con il corpo umano. Dopo aver assemblato occhi, cervello e muscoli della macchina hanno iniziato a sondarne le effettive capacità.
Su ognuno di questi strumenti è infatti montata una scheda che in futuro programmeranno in prima persona, ma di cui per ora si sono limitati ad usare le impostazioni già presenti.
Hanno avviato il robot in diverse modalità svolgendo alcuni esercizi: evitamento ostacoli, percorso su linea, impostazione di un percorso a piccoli passi. In queste non si sono limitati a far funzionare passivamente il robot ma hanno imparato a sfruttare il modo in cui era programmato per raggiungere un loro scopo.
Ad esempio: il docente ha tracciato un cerchio nero sul pavimento e ha chiesto a ogni gruppo di studenti, dal punto in cui era posizionato, di far raggiungere al robot il centro, indicandogli quanti piccoli passi dovesse compiere a destra o sinistra e avanti o indietro. In un momento successivo hanno poi dovuto portarlo a destinazione posizionando loro stessi degli ostacoli, e sapendo che era programmato per evitarli. Da ultimo, gli hanno fatto fare un percorso su linea, scegliendo i colori giusti per farlo sterzare o invertire direzione, a seconda di dove volessero portarlo.
L’esplorazione del mondo digitale continua…
Dopo questa prima incursione nel mondo dei robot, i ragazzi si apprestano ora non solo a imparare a sfruttare il modo in cui sono programmati per un loro scopo ma a programmarli in prima persona.
Per farlo metteranno mano al PC e segneranno così una nuova tappa nella loro esplorazione delle potenzialità del digitale.